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Roma, 2012

Dopo aver dipinto un monocromo bianco con la scritta “Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere”, proposizione finale (n.7) del "Tractatus logico-philosophicus" di Ludwig Wittgenstein, ZEROZAK riesce a collocarlo all'interno della Galleria Nazionale di Arte Moderna (GNAM) di Roma come un'opera appartenente alla collezione. Ma sulla targhetta all'interno della galleria compare il nome di un altro artista, tale Ludovico Arguziagene Di Pietra (1889-1951). Si tratta di un riferimento al filosofo austriaco: il suo nome italianizzato (con le sue vere date di nascita e di morte). Sulla targhetta c'è anche la data 1921, anno di pubblicazione del "Tractatus", e l'indicazione d'inventario (prop. n.7) si riferisce proprio alla proposizione finale del saggio. La beffa non è rivendicata subito, anzi compare su YouTube un video in cui alle foto dell'opera esposta alla GNAM (dove è rimasta per più di una settimana prima che qualcuno si decidesse a rimuoverla) si accompagna una sua presentazione radiofonica.

 

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